Come trovare clienti online se sei uno psicologo? Lo vediamo in questa guida.

In questi giorni ho fatto una consulenza ad uno psicologo che mi ha chiesto di aiutarlo ad elaborare una strategia per trovare clienti, o meglio pazienti, grazie alla comunicazione online.

L’Italia è al primo posto in Europa per numero di psicologi, circa 100.000 di cui la metà hanno la specializzazione in Psicoterapia.

Ci troviamo davanti ad un settore affollato con poca richiesta. Ma questo non ci spaventa affatto, perché le strategie di marketing di cui ti parlerò servono proprio ad emergere in mercati affollati come quello della psicologia.

Per farlo - e ricorda che vale in tutte le categorie di consulenza - soprattutto con molta concorrenza, punteremo sul personal branding.

Il personal branding, di cui parlo spesso nei miei video, è quell’attività di autopromozione che punta sulla persona, sul rendere noto il professionista, imprenditore o consulente che sia, invece che il brand aziendale, l’agenzia o lo studio.

Questo perché quando sei in prima persona ad erogare il servizio e soprattutto quando si crea una relazione personale e continuativa con il cliente, come nel caso della psicoterapia, allora la tua personalità, il tuo carattere, il tuo modo di fare, in una parola: la tua persona, diventano un elemento decisivo nella scelta del potenziale cliente.

Quindi promuoveremo la tua persona: l’unico elemento di unicità che hai e che nessuno può copiare.

Luca Mazzuchelli: caso studio 

Pensa a Luca Mazzucchelli, iniziò anni fa con un blog straordinario, molto seguito dal nome “Psicologo Milano” che lo portò, come racconta lui stesso, ad alti livelli, partendo da zero, con le difficoltà che incontrano tutti gli psicologi all’inizio, se si fanno da soli, non hanno partenti importanti nel settore o gente che gli garantisca clienti.

Da qualche anno a questa parte però un blog con del solo testo e con un nome impersonale - come in questo caso “Psicologo Milano “ non basta più.

E così Luca ha puntato sul suo personal brand, su YouTube, dove ha più di 160.000 iscritti e su Instagram dove ha 171.000 follower. Ha iniziato poi anche a pubblicare contenuti su TikTok dove ha già circa 25.000 follower.

Luca ovviamente non è l'unico psicologo ad aver spopolato sui social. Prendendo il suo e altri esempi, vediamo una strategia pratica ai giorni d’oggi per costruire il tuo personal brand come psicologo e attirare nuovi clienti.

Strategia di marketing per psicologi

Se oggi dovessi scegliere una piattaforma su tutte da cui partire per risultati rapidi, ti consiglierei TikTok.

Quello della psicologia è un settore infatti che si presta a video brevi, pillole rapide, sotto il minuto di durata, dove puoi produrre i seguenti contenuti:

▪️ Risposte a domande comuni che le persone si fanno sul tuo settore di psicologia

Fai un mini video (meno di un minuto di lunghezza), con la domanda in sovrimpressione e una risposta rapida

▪️ Aneddoti curiosi sul funzionamento della psicologia umana: perché reagiamo in un certo modo, perché nascono certi problemi eccetera.

▪️ Video motivazionali con consigli da parte di uno psicologo amico, ovvero delle pillole di ottimismo, di buon umore. Quella dei video motivazionali è una categoria che spopola molto su Tiktok

Una volta che avrai fatto questi brevi video, usali anche su Instagram e Facebook come reels, il formato verticale, copiato da Tiktok, di video brevi. È in assoluto il più spinto dall’algoritmo.

Soffermiamoci un attimo sul primo tipo di contenuti: la risposta a domande comuni. Per sapere quali sono, usa il software ubersuggest.

Lì ti basterà digitare alcune parole comuni del tuo settore e vedere i termini più ricercati dal tuo target.

Poiché oltre che su Google, le persone fanno le ricerche direttamente su YouTube, usa questo tipo di contenuti per il tuo canale YouTube, facendo video sopra i 5 minuti di lunghezza. 

Quindi, bada bene, non pubblicare le altre categorie di video - quelli curiosi o motivazionali - su YouTube se ancora non hai un seguito. Farai zero visualizzazioni.

Su YouTube devi pubblicare solo video il cui titolo corrisponde a parole che vengono ricercate dai tuoi potenziali pazienti.

Al contrario, su Tiktok, Instagram e Facebook funzioneranno di più le curiosità e i video motivazionali, perché quei social non hanno un motore di ricerca e puntano, al contrario di YouTube, sui video brevi.

Quei video brevi che hai realizzato puoi comunque usarli anche su YouTube, in aggiunta ai video lunghi, pubblicandoli come shorts.

All’inizio ti sembrerà che nulla si muova. È normale, le piattaforme premiano la costanza. Tu vai avanti e non cambiare strategia fino a che non pubblicherai almeno 30 video. Poi guarda le statistiche, cosa funziona di più, e affina la tua strategia.

Funnel psicologi

Bene, ma come trasformo le visualizzazioni in soldi? Come trasformo gli utenti che guardano i miei video in pazienti paganti?

Fino a qualche mese fa, ti avrei detto: parla dei tuoi prodotti, del tuo studio, delle tue consulenze nei tuoi video. Oggi ti dico che il mondo del marketing online è cambiato.

Vendi la tua persona, non i tuoi prodotti, ovvero: dai valore nei tuoi video e non vendere direttamente con le tue parole nel video.

Metti semplicemente un link nella bio o nella descrizione dei tuoi video, che rimandi alla prenotazione di una consulenza con te. Vedrai che inizieranno ad arrivare numerosi contatti. Se invece, in un mondo pieno di content creator, inizi con la vendita aggressiva, non avrai un gran seguito.

Se sei agli inizi, nella bio e nel testo prima del link in descrizione, scirvi che cliccando lì è possibile prenotare una prima consulenza gratuita.

Se già hai molti clienti e non vuoi fare la prima consulenza gratis, allora lascia i tuoi contatti attraverso i quali i potenziali pazienti potranno chiederti informazioni ed eventualmente prenotare con te i primi incontri a pagamento, dopo che avranno acquisito fiducia nei tuoi confronti grazie ai tuoi video.

Ci sono veramente molti contenuti da fare nel settore della psicologia, segui i miei consigli e fanne almeno un paio a settimana. 

In bocca al lupo e se vuoi approfondire il tema della creazione di contenuti per consulenti, dai un'occhiata ai miei libri e corsi.